È riduttivo assimilare Frosio al capitano del Perugia. Più giusto ricondurlo a ruolo di condottiero di un’epoca storica, mai gregario, che decolla dalla prima serie A, per varcare miracoli, terreni e celesti, rivendicando il ruolo di guida anche nei pesanti fardelli dei primi anni ‘80.
Non solo caposquadra, ma di più, riferimento per generazioni di tifosi, l’appartenenza ad una maglia, espressione di un altro calcio, impregnato di territorio e di italianità, capace di trascinare con sé nome e colori di una città. Contano poco i numeri, gli anni, la quantità, vale più la memoria, il cuore, rotondo come un pallone di un Curi, per due volte compagno, nel ’77 come oggi. Sono questi i punti cardinali, le nostre radici, come una bussola che ci indica la direzione per il futuro. E allora ciao Pierluigi, un abbraccio caloroso dal Centro di Coordinamento che si stringe attorno alla tua immensa figura, al tuo simbolo, così come al dolore di coloro che ti hanno amato, dentro e fuori dal campo.
Perugia, 20.02.2022 IL DIRETTIVO